Hai mai letto su un latticino la dicitura “Latte fieno STG”? Questa dicitura va a darci qualche informazione sul tipo di allevamento degli animali, nello specifico sul tipo di mangime che viene utilizzato.
Perché dovrebbe interessarci sapere qualcosa sul tipo di allevamento e mangime dell’animale? Beh perché avere qualche informazione in più su come vengono alimentati gli animali ci permette di capire se l’allevamento può essere sostenibile e se il prodotto che consumiamo può essere più nutriente.

I prodotti che solitamente consiglio sono di animali GRASS FED (ossia con animali nutriti solo ad erba e fieno, liberi di pascolare “come una volta”). Questi prodotti ancora non si riesco a trovare facilmente, soprattutto non si trovano nei supermercati forse per la poca richiesta (tu sapevi dell’esistenza del “GRASS FED”?), che per i volumi ridotti di prodotti che riescono ad avere i produttori (infatti sono allevamenti più sostenibili e non intensivi, quindi ci sono meno animali e la produzione di latte può essere anche solo la metà).
L’allevamento dei prodotti “latte fieno STG” non è ancora paragonabile a un allevamento “come una volta” o 100% GRASS FED, ci sono ancora molte aggiunte, ma questa attenzione potrebbe farci ben sperare sul futuro. Se la richiesta e l’interesse dei consumatori fosse alto magari potrebbero farlo più allevamenti e con il tempo potrebbero diventare “più rigidi” nelle pretese.
La legge ci dice “La produzione di latte da fieno è la forma più naturale di produzione lattiera. Il latte proviene da animali allevati in aziende lattiere tradizionali e sostenibili.” (Regolamento UE 2016/304). Anche se come abbiamo visto esistono realtà più naturali, ma probabilmente c’è scritto così perché ad oggi non esiste alcuna normativa che disciplini in modo univoco e chiarisca cosa significhi davvero il “Grass Fed”, quindi tra i tipi di allevamento attualmente regolamentati quello “da fieno” risulta più naturale.
L’unica cosa che si avvicina di più a una regolamentazione di allevamento GRASS FED è la certificazione AIAG ossia dell’Associazione Italiana Grass-fed (LINK).
Inoltre la legge dice “L’alimentazione degli animali viene adattata a seconda delle stagioni: durante il «periodo di foraggio fresco» gli animali ricevono erba e specie erbacee fresche, in parte fieno e i mangimi autorizzati; nel periodo invernale gli animali sono nutriti con fieno o altri mangimi autorizzati”.
Fino a qui sembra tutto molto bello e quasi come il “GRASS FED”, ma quali sono i mangimi autorizzati (e in più del GRASS FED)?
Mangimi consentiti
- Gli animali sono essenzialmente nutriti con erba, leguminose e specie erbacee fresche durante il «periodo di foraggio fresco» e con fieno nel periodo invernale.
- I foraggi grossolani complementari permessi sono: colza, granturco, segale da foraggio e barbabietole da foraggio, nonché agglomerati di fieno, erba medica e granturco e altri foraggi simili.
- Sono ammesse frumento, orzo, avena, triticale, segale e granturco, anche miscelate con crusche e pellets ecc.
- Sono autorizzati piselli da foraggio, favette, lupini, frutti oleosi, farine di estrazione di semi oleosi, panelli di estrazione.
Mangimi vietati
- Sono vietati i seguenti tipi di mangimi: insilati (alimenti fermentati), fieno umido o fermentato.
- È vietato l’utilizzo di sottoprodotti della fabbricazione della birra o della distillazione degli alcoli, o della fabbricazione del sidro e di altri sottoprodotti dell’industria alimentare quali trebbie della birra o polpa umida. Eccezione: polpa disidratata e melassa risultante dalla fabbricazione dello zucchero e mangimi proteici ottenuti dalla trasformazione dei cereali, allo stato secco.
- Agli animali in lattazione non possono essere somministrati foraggi in umido.
- È vietato l’uso di alimenti di origine animale (latte, siero di latte, farine animali ecc.), ai fini dell’alimentazione animale, ad eccezione del latte e del siero di latte nel caso di bestiame giovane.
- Agli animali non possono essere somministrati rifiuti di giardino e della frutta, patate e urea.
- Vietati mangimi designati come «geneticamente modificati»
Ancora non è ancora perfetto ma interessante sapere che una tesi di laurea presso l’università di Vienna (Schreiner, Seiz e Ginzinger, 2011) ha dimostrato che grazie all’alimentazione a base di foraggio grossolano e di pascolo di cui beneficiano gli animali, il latte da fieno ha un tenore di acidi grassi omega 3 e di acidi linoleici correlati circa doppio rispetto al latte da insilato.
Vuoi qualche informazione in più? Consulta la LEGGE a questo LINK.
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